Investita della domanda su come meglio distinguere fra i genuini casi di attività occasionale e quelli di attività professionale, l'Agenzia delle Entrate ha risposto con un parere di cui riportiamo il relativo documento
Come hai modo di leggere, la trattazione ha una stesura un po' per addetti ai lavori , e non propriamente divulgativa...
Dopo un ampio excursus che attinge ad una precedente Risoluzione Ministeriale del 1996, sempre data in risposta ad una istanza di TAU Visual, il parere dell'Agenzia e' che:
"...i requisiti, caratterizzanti le disposizioni in esame, di professionalità e abitualità, sussistono ogni qualvolta un soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici coordinati e finalizzati al conseguimento di uno scopo. In altri termini, i cennati presupposti non si realizzano solo nei casi in cui vengono posti in essere atti economici in via meramente occasionale."
E ancora:
"... si ritiene che - in linea generale - possano costituire indici di svolgimento di attività professionale l'offerta di prestazioni di servizi fotografici in modo ricorrente nel tempo, con l'utilizzo di canali informativi, che presuppongano, per tempi e luoghi di esecuzione, nonché per tipologie di servizi svolti, l'esistenza di un'attività organizzata a tal fine."
Anche se, ovviamente, ogni caso va valutato in specifico.
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